GRAZIE TANJA

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    da "Il Piccolo" del 05.03.2011

    "Promesse tradite", la pattinatrice Tanja Romano si ritira


    Nella sua carriera la campionessa triestina ha conquistato 15 titoli mondiali. Ora, dopo questi titoli, ha deciso di lasciare: "Federazione e Dipiazza non hanno mantenuto la parola"

    TRIESTE. A 28 anni la Regina ha deciso di deporre la corona. Scelta legittima, per certi versi attesa, che lascia comunque rammarico e tristezza ad ogni amante dello sport. Senza più Tanja Romano in pista non solo il pattinaggio su rotelle ma l'intera città di Trieste saluta un grande pezzo di storia.

    Romano, è davvero convinta di questa decisione?
    Era da un po' di tempo che ci pensavo. Ritengo che con la vittoria nell'ultimo Mondiale ho davvero raggiunto un traguardo oltre al quale non si può più andare. Ho sempre sognato di smettere dopo aver raggiunto la piena soddisfazione personale ed ora quel momento è arrivato.

    Crede di aver dato tutto quello che poteva al pattinaggio?
    Ho dato tanto. Anche da un punto di vista tecnico e artistico. Ma ho anche ricevuto molto. Certo c'è anche da dire che la Federazione con il suo presidente (Sabatino Aracu ndr) non ha mantenuto la promessa di trovarmi un posto in un corpo militare.

    Peccato. Il sindaco Dipiazza aveva più volte promesso di inserirla nel mondo lavorativo grazie ai suoi straordinari risultati, vero?
    Vero. Purtroppo però il sindaco di Trieste non è riuscito a mantenere l'impegno che aveva preso con me: evidentemente non ce l'ha fatta.

    Quindici titoli sono tanti. Ce n'è uno a cui è più legata?
    Ogni titolo mi ha dato un'emozione particolare. Non perché sia l'ultimo, ma quello conquistato qualche mese or sono a Portimao, in Portogallo, ha un sapore davvero particolare: ho lottato tanto per riconquistare l'oro nel libero e riuscirci mi ha dato una sensazione unica.

    Potesse tornare indietro sceglierebbe sempre uno sport non olimpico?
    Sì, senza alcun dubbio. Il pattinaggio su rotelle pur non essendo tra le discipline rientranti nelle Olimpiadi fa parte della mia vita. E' vero, ho deciso di cessare l'attività agonistica, ma proseguirò in questo mondo.

    Ha mai provato rabbia o gelosia verso altre discipline maggiormente riconosciute da un punto di vista economico?
    No, anche perché ho vissuto il pattinaggio sempre con passione pur essendo una disciplina non molto considerata a livello economico. Diciamo che pensando ai titoli vinti da Valentino Rossi, che grazie ai suoi risultati è miliardario, mi scappa una risata, perché conti alla mano ho vinto più mondiali di lui.

    Ci indichi le figure che l'hanno condotta ad essere la campionessa che è.
    Mia madre Nadia è stata il perno della mia attività. In questi anni mi sono resa conto che ad un livello agonistico è fondamentale la famiglia e mia mamma mi ha aiutato in tutto. Poi figure di rilievo sono stati i miei allenatori, Laura Ferretti, Mojmir Kokorovec, Andrea Bientinesi ed il mio coreografo Sandro Guerra. Non dimenticherei l'apporto del Polet, la società alla quale sono sempre rimasta fedele, nonché la Zkb, la Zssdi e tutte le società triestine di pattinaggio che mi hanno ospitata negli anni.

    Quali sono ora i suoi progetti?
    Sicuramente voglio terminare gli studi e conseguire la Laurea. Poi ho iniziato ad allenare e a montare delle coreografie. Mi piace cercare di trasmettere ai giovani quello che ho imparato io. Proseguirò anche con degli spettacoli su rotelle. Il pattinaggio è stato e sarà sempre con me.

    http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2011/0...-ritira-1.22753
     
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  2. assezeta
     
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    ho letto adesso la notizia dall'ANSA. e sapevo che qui avrei trovato risposte esaurienti.

    Ho sempre pensato che uno degli aspetti che contribuisce a rendere campioni, sia il fatto di sapere esattamente che sia giusto finire, prima o poi, e capire che è giunto il tempo di abbracciare un cambiamento di fase, dare nuovi risvolti alla propria vita alla propria passione. Finire in bellezza. Certo è che la parola "finire" associata a Tanja rappresenta la fine di molto di più che una carriera singola; Tanja è l'emblema del pattinaggio a rotelle ed una grande atleta per le sue doti fisiche ma sopratutto per la sua volontà e caparbietà. E' unvero peccato che non abbia potuto entrare a far parte di un corpo militare poichè in Italia, per gli sport individuali poco sponsorizzati, l'unico modo per continuare nel tempo con una carriera agonistica, a meno di essere molto ricchi di famiglia, l'unico modo per farcela è entrare a far parte di un corpo militare.

    Non ci resta che augurare a Tanja un futuro luminoso tanto quanto il suo passato sportivo ringraziandola per averci rappresentati ed averci portati così tante volte sul tetto del mondo.
     
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  3. EL GRINTA1955
     
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    E' d'obbligo un ringraziamento per quanto ha dato al movimento rotellistico
     
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  4. fisica
     
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    e un pensiero anche a Mojmir, con l'augurio di avere altre mille soddisfazioni con le sue nuove leve, sebbene sia difficile anche solo avvicinarsi a Tanja.

    In bocca al lupo a tutti per il futuro di ognuno.
     
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    la risposta del sindaco di Trieste (da "Il Piccolo" del 06/03/2011)

    Dipiazza a Tanja: «Non sono un ufficio di collocamento»

    di Riccardo Tosques

    TRIESTE «Non sono un ufficio di collocamento, ma posso dire che nel futuro di Tanja ci sarebbe potuto essere un lavoro come guardia carceraria». Il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza scopre finalmente le carte. E lo fa dopo l'addio alle scene della pluricampionessa del pattinaggio artistico su rotelle che tra le righe, in maniera più che chiara, ha denunciato le promesse non mantenute da parte dello stesso primo cittadino nonché del presidente nazionale della Federazione. «Qualche anno fa mi ero mosso con l'allora ministro della Giustizia Mastella e sembrava che un lavoro come guardia carceraria fosse oramai congelato invece l'ex ministro decise di far assumere circa 120 persone esclusivamente dal Sud Italia: una mossa che di fatto bloccò tutto l'iter per Tanja». Dipiazza ha poi precisato che «un possibile lavoro all'interno dell'Arma dei Carabinieri o della Guardia di Finanza era ed è da escludere a priori in quanto il pattinaggio su rotelle non rientra tra gli sport olimpici». Il primo cittadino ha voluto comunque elogiare «la grande carriera di questa atleta». Solidarietà alla Romano è stata espressa anche dall'assessore allo sport del Comune di Trieste, Gilberto Paris Lippi: «Ritengo che Tanja abbia perfettamente ragione: un'atleta come lei che ha dato così tanto alla città, alla regione e all'Italia meriterebbe un inserimento lavorativo e quindi auspico che tutto il bagaglio di esperienza accumulato in questi anni non vada perso ma possa essere trasmesso, in primis, alla nostra città». A 28 anni compiuti in gennaio Tanja Romano ha deciso di abbandonare dunque le scene. Una scelta giunta a poche settimane dal quindicesimo titolo mondiale riconquistato in Portogallo, considerata una vera e propria consacrazione della sua lusinghiera carriera agonistica. Nel suo congedo la Romano ha messo sotto tiro anche la Federazione italiana hockey e pattinaggio. In particolare la figura del suo presidente, l'onorevole Sabatino Aracu, "reo" anche lui di aver promesso un lavoro che però non è mai arrivato. «Posso confermare che ci sono state mille promesse del presidente Aracu evidentemente non mantenute», spiega il presidente della Fihp regionale Fabio Hollan. «Personalmente la federazione del Friuli Venezia Giulia ha fatto più volte pressione a vari enti per trovare un lavoro, ma poi tutto è sempre sfumato». Tra i vari enti contattati anche il Coni. «A livello locale non si era mosso nulla - precisa Hollan - mentre a Roma sembrava si potesse trovare uno spiraglio, ma poi io non ne ho saputo più niente».

     
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  6. assezeta
     
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    ergo: se avesse giocato a bocce avrebbe avuto più chances!
    tutti su carro del vincitore quando è il momento e poi... giò, come direbbero da queste parti.

    vabbeh quella dello sport olimpico già la sapevamo e poi, scusate una domanda, ma se in una ditta la vendita del prodotto è un disastro, di chi è la colpa? degli operai che la producono o dell'ufficio marketing? a buon intenditor ....... invece se si può dire, quella dell'ufficio di collocamento è ridicola, quasi offensiva e in quanto credo che tanja abbia non cmq bisogno dell'ufficio di collocamento dal momento che è una persona che studia e che se anche non lo avesse fatto conosce 3 lingue minimo due delle quali madrelingua. e poi è come stupirsi se un lavoratore ti viene a reclamare lo stipendio! Do ut des
     
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  7. almondidea
     
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    si sa qualcosa in più di Barbieri?
     
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  8. powerzuzu
     
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    :(
     
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  9. nene66
     
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    Grazie Tanja, ci mancherai tanto!


     
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    dal sito ufficiale del Polet (www.polet.it)

    La migliore pattinatrice di tutti i tempi, la Signora del pattinaggio mondiale , la detentrice di 15 titoli di Campionessa del mondo che ha segnato con le sue imprese nove anni di storia del nostro sport, ha preso la sua decisione ed ha concluso la sua avventura agonistica.
    Una splendida avventura che ha destato in noi ammirazione, amore e orgoglio, perché è venuta fuori dalla nostra Società, dalla nostra comunità che l’ha sempre seguita con trepidazione durante le faticose trasferte che l’hanno portata a gareggiare in quattro continenti diversi.
    I soci più vecchi del Polet la ricordano piccina, con le sue trecce alla Pippi Calzelunghe, che volteggiava per ore in pista tentando di eseguire gli esercizi e le coreografie degli atleti più grandi.
    E poi le prime gare: un immenso talento che non veniva sempre ricompensato con valutazioni favorevoli, ma che pian piano è emerso e si è affermato per la sua grande caparbietà e ambizione.
    Un breve periodo di crisi psicologica tra le categorie jeunesse e juniores, ma poi insieme a Mojmir, il suo allenatore, la ripresa di convinzione e l’affermazione definitiva ai vertici nazionali, europei e mondiali nella categoria seniores.
    Un atleta se vuole riuscire deve rinunciare a tante cose: ai divertimenti con gli amici, alle vacanze, ecc. Tanja l’ha sempre fatto con naturalezza, convinta dei suoi obiettivi: diventare una grande, una vera Campionessa del mondo. Quante volte l’abbiamo vista sudare, arrabbiarsi in pista, talvolta cadere e farsi male, ma anche reagire sempre, non arrendersi neanche di fronte alle difficoltà di natura fisica, agli infortuni. Una delle sue gare più belle in Australia, con una microfrattura alla tibia. Tanja ha sempre dato tutta se stessa, con la generosità che contraddistingue soltanto i grandi campioni.
    Ora ha deciso di smettere. Dal punto di vista sportivo ha raggiunto tutti i suoi obiettivi, in Portogallo ha dimostrato di essere sempre la n.1, ma ora ha giustamente deciso di riprendersi una vita più normale, di cominciare, dopo tanti anni, a prendersi anche qualche soddisfazione personale, privata.
    Il suo pattinaggio ovviamente non finisce qui, si interrompe la fase agonistica, ma lei continuerà ad incantare i suoi ammiratori con le esibizioni che ha sin d’ora in programma.
    Noi contiamo di vederla quanto prima nel nostro impianto per ringraziarla di ciò che ci ha dato e per brindare insieme a lei per uno splendido futuro!

     
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  11. fisica
     
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    e comunque urge trarre la solita pessima conclusione. Di sport minore non vive nessuno, quel po' di guadagno che si possa ricavare e' stretto in poche mani. E la situazione economica non giova affatto ad aiutare. Lontani i tempi in cui la Federazione elargiva annualmente alle societa' cifre che permettevano di vivere.
     
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  12. Rapy
     
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    Ecco qui altra "perla "


    «Tanja ha rifiutato un lavoro in Federazione»
    09 marzo 2011 — pagina 44 sezione: Sport

    di Riccardo Tosques wTRIESTE «Circa due anni fa ho proposto a Tanja di spostarsi a Roma per venire a lavorare alla Fihp, ma lei non ha voluto accettare». Sabatino Aracu, presidente del gruppo del Popolo della Libertà alla Camera nonché massima carica della Federazione italiana hockey e pattinaggio, replica così alla pluricampionessa mondiale di pattinaggio artistico ritiratasi pochi giorni fa dall'attività agonistica. La Romano aveva evidenziato come Aracu non aveva mantenuto la promessa di trovarle un'occupazione lavorativa in un corpo militare. «Tanja mi aveva espresso la sua richiesta di trovarle un'occupazione nel Corpo forestale anche perché dotato di un centro sportivo, ma qui il pattinaggio non è contemplato tra gli sport» - prosegue Aracu - «indipendentemente dal fatto che il pattinaggio non sia uno sport olimpico». Il presidente della Fihp ha poi evidenziato il suo lavoro all'interno del Parlamento «per fari riconoscere a tutti i campioni sportivi di un certo calibro un punteggio particolare nei concorsi pubblici: ritengo che chi ottiene certi risultati dando immagine e lustro all'Italia meriti un trattamento preferenziale». Per cercare una soluzione Aracu racconta di una proposta fatta alla Romano: «Circa un paio di anni fa eravamo in sottonumero qui in Federazione e quindi ho detto a Tanja di venire a Roma, ma lei ha declinato l'offerta in quanto voleva riuscire a trovare lavoro a Trieste o in Toscana». Aracu ha chiosato così: «Quello che potevo fare l'ho fatto, vorrei davvero aiutare i campioni a rimanere a casa loro però è difficile. Come ultima offerta posso dire a Tanja di venire a lavorare presso la mia azienda famigliare che si occupa di comunicazione». Unico inghippo: per accettare l'offerta di lavoro sarebbe necessario un trasferimento in Abruzzo. "

    http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archiv..._44_168895.html
     
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  13. nene66
     
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    Ma per piacere...
     
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  14. assezeta
     
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    sono contrariata dal modo in cui è stata accolta la scelta di un'atleta di così alto profilo.
     
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13 replies since 6/3/2011, 22:54   17935 views
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